Iniziate con una camminata in progressione di velocità,
fino a giungere ad una corsa leggera. Datevi come obiettivo
brevi distanze, ed allungatele con il procedere dell’allenamento. Dimenticatevi il tutto e subito: otterreste solo frustrazione.
Riscaldamento muscolare:
è essenziale
riscaldare i muscoli interessati nell’impegno fisico per almeno
10 minuti prima di dedicarvi allo sforzo fisico. Quindi effettuate un leggero
stretching dei muscoli delle braccia e delle gambe e qualche
rotazione del busto.
Evitate di correre lungo le strade:
oltre all’evidente pericolo, infatti, inalate gas di scarico che, uniti alla mancanza di fiato, tagliano subito le forze e vi impediscono di progredire nella resistenza.
Se correte sull’asfalto
preferite scarpe con 2-3 cm di
suola ammortizzante, al fine di evitare troppe sollecitazioni
alla schiena; questo consiglio è rivolto soprattutto a chi soffre di dolori alla schiena. Per evitare infiammazioni è importante imparare a correre correttamente,
scaricando quindi il peso del corpo sulla parte anteriore dei piedi durante la corsa.
Corse campestri
Sono più divertenti perché costringono l’atleta a correre in modo alternato, visti gli ostacoli che si possono incontrare, e rappresentano un buon
allenamento di flessibilità. Possono però risultare insidiose, quindi attenzione a dove mettete i piedi, onde evitare slogature alle caviglie.
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Contro la ritenzione idrica
Per le donne è più consigliata una camminata veloce piuttosto che la corsa. A differenza della corsa nella quale l’atleta poggia solo sulla parte anteriore del piede per darsi la spinta a proseguire, nella camminata, se effettuata correttamente, il piede compie un movimento completo tallone-centro-punta: il tallone fornisce stabilità al corpo, il centro del piede stimola i vasi sanguigni affinché pompino verso l’alto sangue e linfa e lo stacco della punta dà la spinta per il passo successivo.
Camminare fa bene quindi contro il ristagno di liquidi.
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Stretching finale
Per quanto stanchi possiate essere, dopo l’allenamento dedicate
qualche minuto a rilassare i muscoli.
Stendetevi ed alzate le gambe per qualche minuto;
potete anche fare un blando movimento
cyclette verso l’alto per aiutare a far rifluire sangue e liquidi. Eseguite qualche esercizio di stretching per evitare l’acido lattico, come degli
allunghi delle gambe laterali e in avanti.
L’acido lattico non è comunque da demonizzare: certo fa soffrire un po’, ma
significa che i muscoli hanno lavorato, quindi i nostri sforzi sono andati a buon fine.
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