Il sentiero
Da Casa Marina la strada prosegue sterrata in leggera salita, tra vigneti, oliveti e ciliegi. Sulla destra il pendio boscoso del Monte Venda dal quale, verso la sommità, emergono i ruderi dell’antico Monastero Olivetano. Un piccolo piazzale attrezzato per sosta
segna l’inizio del sentiero vero e proprio, con pista percorribile anche da persone con disabilità motorie.
Questa prima parte del percorso esposta a sud è caratterizzata da specie vegetali termofile, bosco di roverella, corbezzolo, erica arborea
e ginestra; sulla sinistra la vista si apre sulla parte meridionale dei Colli, sull’ameno
abitato di Faedo, i monti Fasolo, Gemola, Rusta e Lozzo e a sud ovest
la pianura, con gli Appennini all’orizzonte nelle giornate più limpide.
A destra una deviazione del sentiero porta all’area attrezzata
per la sosta presso la grande pietraia del versante meridionale del Venda. Poco più avanti, si giunge a un ampio spiazzo dominato da maestosi esemplari di castagni da frutto: i “maronari” centenari del Venda.
Il luogo, attrezzato anche con tavoli e panchine per la sosta, ha qualcosa di magico, con questi splendidi monumenti vegetali,
dalle forme contorte, tronchi cavi e degradanti verso una depressione del terreno, che nelle stagioni più piovose si trasforma in un piccolo laghetto, un’area umida di grande interesse naturalistico. Proseguendo ancora per il sentiero ora completamente pianeggiante, si passa nel versante settentrionale del monte, più fresco, caratterizzato da bosco di castagno, con carpini e frassini. Dopo un breve tratto si sbuca sulla radura di una ex cava, dove è collocata un’area di sosta.
Si torna al punto di partenza, percorrendo a ritroso il sentiero.
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