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Argilla Termale® e Fangoterapia |
per gli sportivi, l’importanza del recupero psico-fisico |
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Quando si parla di sport, spesso ci dimentichiamo che,
oltre alla prestazione e al precedente allenamento e
attenzione all’alimentazione, è altrettanto importante
la successiva fase di recupero, durante la quale il corpo
si riprende dallo sforzo e recupera le energie.
Se l’attività sportiva infatti
è fondamentale perché
riattiva l’intero organismo in generale, con particolari benefici per sistema cardio-circolatorio e respiratorio, muscoli ed articolazioni, è altrettanto vero che il nostro corpo non è programmato per sforzi lunghi e prolungati, pena lesioni, degenerazioni strutturali, infiammazioni e dolore.
Le terme sono il luogo ideale per la fase di recupero post-attività, perché consentono di riposare corpo e mente
e di sfruttare le proprietà benefiche di acqua e Argilla Termale® per accelerare i tempi di ripresa.
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L’Argilla Termale® come terapia per il recupero psico-fisico
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l’Argilla Termale® matura
stimola fisicamente
e psicologicamente l'organismo.
● Il suo
calore favorisce il
rilascio di endorfine e induce rilassamento e senso di benessere.
● Il rilascio di endorfine ha un'influenza positiva sul sistema immunitario, dato lo stretto collegamento tra questo ed il cervello.
● Il
potere rigenerante dell’Argilla Termale
permette di recuperare in fretta le energie, di diventare più resistenti alle infezioni e di prevenire le sindromi da fatica e da
sovrallenamento.
● l’Argilla Termale ci aiuta ad affrontare anche tutti quei piccoli problemi
articolari che non sono subito evidenti, preservandoci così da future e più gravi patologie.
● Ecco perché, dopo un periodo di
impegni stressanti, passare anche un solo week-end alle terme ci aiuta ad
ottimizzare i tempi di recupero.
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La fase di recupero non è comunque importante solo per lo sportivo ma anche
per tutti coloro che, nella vita quotidiana, combattono una partita contro stress, tensioni, frenesia, in quanto componente fondamentale per il mantenimento di un buon stato di salute.
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Abbinare sedute di
massoterapia..
idrokinesiterapia alle sedute fangoterapiche significa lavorare in modo sinergico per accelerare il riequilibrio psico-fisico e ottenere la riduzione del dolore.
Ancor di più, sfruttare queste terapie naturali e le competenze di personale specializzato per prevenire disturbi funzionali e sintomatologie dolorose
consente di dedicarsi alla propria attività sportiva
con minori rischi. |
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La terapia fangoterapica
contro
le infiammazioni
L’Argilla Termale® viene normalmente
applicata sul corpo ad una temperatura di 40/42°C. Anche se il calore potrebbe sembrare controindicato in caso di infiammazioni, è anche vero che è proprio lo stress termico a stimolare la produzione da parte dell’organismo di sostanze oppioide endogene ad effetto
analgesico e i principi attivi rilasciati dall’Argilla Termale® matura hanno
effetto antinfiammatorio.
Anche in caso di una sintomatologia dolorosa e/o patologia osteo-articolare limitata ad una zona specifica, l’applicazione dell’Argilla Termale®
viene solitamente estesa a tutto il corpo, per indurre appunto quella reazione globale di riattivazione dell’organismo. L’applicazione parziale (solo su mani/piedi, ginocchia e/o gomiti) dell’Argilla Termale® avviene solo su persone con patologie per le quali la fango-balneoterapia è controindicata.
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Le statistiche dimostrano che
un ciclo di terapie fangoterapiche nei sei mesi seguenti
riduce in modo sensibile il
consumo di farmaci
antinfiammatori.
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Quando si dice
“Avere l’adrenalina in corpo”
Molti sport richiedono una concentrazione e presenza vigile importante, sia per la sicurezza di chi li pratica, sia per raggiungere l’obiettivo che quello sport impone.
Il corpo risponde rilasciando scariche di adrenalina, che serve a migliorare la prestazione:
lo sportivo agisce/reagisce in modo immediato, si contraggono i muscoli, si dilatano le pupille, tutte le energie del corpo sono convogliate sui muscoli coinvolti nell’azione. L’adrenalina non fa sentire dolore: questa è un’arma a doppio taglio, perché se da un lato consente di portare a termine l’azione, dall’altro contribuisce a compromettere ancora di più una lesione/trauma perché l’atleta non si ferma. Quando poi il livello di adrenalina
si abbassa il dolore e quindi il trauma si palesano in modo evidente.
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Elisa Bolognesi - Abano.IT |
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Abano.IT
ringrazia per le
informazioni e gli
approfondimenti:
Dr. Adalberto Bertolini
Specialista in medicina interna
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