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Scuola grande
di San Rocco
Le Scuole erano luoghi di aggregazione
fra cittadini veneziani, destinate sia a
patrizi che popolani. Vi erano le scuole
delle Arti e dei Mestieri o le Scuole
Grandi che fornivano assistenza ai più
poveri o agli orfani.
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Così era ad
esempio la
Scuola di San Rocco, che nel Cinquecento
fece costruire il grandioso edificio
rinascimentale che conserva al suo
interno opere di Giorgione, Tiziano e
Tiepolo, ma soprattutto il meraviglioso
ciclo di 70 teleri del Tintoretto,
definito da alcuni critici “la Cappella
Sistina di Venezia”.
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Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari
E’ uno dei complessi religiosi più
grandi di Venezia, dotato di una chiesa
e due chiostri, disegnati da Palladio e
da Sansovino. La chiesa conserva al suo
interno 17 altari monumentali, con
capolavori di Tiziano
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(tra cui la pala d’altare più grande di
Venezia), Giovanni Bellini, Donatello e
altri. Lo stesso Tiziano fu qui sepolto
nel 1576. Ai Frari inoltre potrete
vedere e sentire l'ultimo esempio
superstite a Venezia, e uno dei
rarissimi in Italia, di due cantorie con
organi storici funzionanti. Dal 1815 il
convento è Archivio di Stato, conserva
tutti i documenti della Repubblica di
Venezia dal IX secolo alla sua caduta
(1797) ed è uno degli archivi più famosi
al mondo.
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Campo San Polo
E’ coronato da bei palazzi, ha al centro una delle vere da pozzo più grandi della città, e per la sua vastità veniva utilizzato per la “caccia ai tori molai”. L’ultima domenica di carnevale infatti era tradizione che i tori venissero liberati nel cortile
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di Palazzo Ducale e soprattutto qui a San Polo, sestiere con il campo più grande di Venezia e sede dell’Arte dei Beccai, i macellai, che ogni anno organizzavano le cacce.
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I mercati di Rialto
Prima di arrivare al famoso ponte, dedicate un po’ del vostro tempo a passeggiare piacevolmente tra i famosi mercati di Venezia. Situato in un edificio neogotico vi è il mercato del pesce, o Pescaria, che da secoli offre ai veneziani, ma anche ai semplici curiosi,
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una vivace esposizione di pesce appena pescato. Nelle immediate vicinanze vi è l’Erbaria, il mercato di frutta e verdura, con i suoi coloratissimi banchetti. L’ultimo famoso mercato di Rialto era la Beccaria, il mercato delle carni.
Suggerimento: mentre girate tra i mercati, fermatevi anche in uno degli innumerevoli bacari o osterie disseminati in questa zona e gustate i piatti della tradizione veneziana. Se non avete molto tempo concedetevi una sosta veloce con un “cicheto” e un’ombra di buon vino.
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Ponte di Rialto
Fino a metà Ottocento era l’unico ponte
a collegare le due rive del Canal
Grande. La sua costruzione fu portata a
termine nel 1592 da Antonio da Ponte,
valente ingegnere veneziano che
sorprendentemente ebbe la meglio
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sui progetti di ben più rinomati colleghi, quali Sansovino, Michelangelo e Palladio. Il Ponte, sostenuto da circa 12.000 pali di legno di olmo e con un’unica grande arcata di 28 metri, da secoli ospita 24 botteghe, disposte proprio ai lati delle rampe.
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Piazza San Marco
La celeberrima piazza per secoli è stato
il fulcro della vita politica e
religiosa veneziana e ancora oggi ospita
gli eventi più importanti di Venezia.
Famosa in tutto il mondo, accoglie i più
bei palazzi della città che si
susseguono uno dopo l’altro in una
carrellata
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quasi cinematografica. Sullo sfondo troneggia la Basilica di San Marco con l’isolato campanile, il più alto della città. Sul lato settentrionale le Procuratie Vecchie, dimora dei Procuratori di San Marco, affiancate dalla Torre dell’Orologio, sul lato meridionale invece le Procuratie Nuove, iniziate da Scamozzi e terminate dal Longhena.
Curiosità: tra le due colonne di Piazzetta San Marco era sistemato il palco per le esecuzioni capitali, dove i condannati erano rivolti verso la Torre dell’Orologio e “attendevano la loro ora”. Così capitò anche a uno sfortunato giovane fornaio, che nel ‘500 fu accusato ingiustamente di omicidio e giustiziato poco prima che si scoprisse la sua innocenza. Da allora un lume rosso, posto sulla facciata della Basilica, rimane sempre acceso come perenne scusa della città a quella vittima della Giustizia veneziana.
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Basilica di San Marco
Nata come Cappella privata del Doge, la
chiesa divenne il centro della vita
religiosa della città, con l’arrivo
nell’828 delle spoglie di San Marco. Il
suo aspetto, complesso e articolato,
mostra gli affascinanti influssi delle
chiese di Costantinopoli,
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città conquistata da
Venezia attraverso le crociate e al
centro delle sue rotte commerciali.
All’interno è decorata con preziosi
marmi e moltissimi mosaici. Famosi sono
quelli a fondo d’oro, tra le principali
ricchezze della basilica.
Suggerimento: non perdetevi la celeberrima Pala d’Oro dietro all’altare maggiore, gioiello dell’oreficeria bizantina e veneziana, tempestata di gemme preziose.
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Torre dell’Orologio
Situata tra le Procuratie Vecchie e la Basilica,
questa torre ospita un
meraviglioso orologio che oltre a
rappresentare le 24 ore del giorno,
raffigura in scintillante foglia d’oro i
segni zodiacali e le fasi lunari. Sopra
il quadrante la Madonna in trono. Dalla
porticina
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alla sua destra, durante la Festa della Sensa, l’Ascensione, fanno capolino un angelo con la tromba e i Re Magi, che sfilano di fronte alla Vergine inchinandosi. Al piano superiore un grande leone di San Marco e in cima alla torre due grandi statue bronzee che rintoccano la campana, chiamate dai veneziani, per il loro colore scuro, i Mori.
Curiosità: una leggenda vuole che l’ideatore dell’Orologio sia stato accecato affinché non ripetesse la stessa meraviglia per altre potenze straniere.
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Piazzetta San Marco
Alla destra della Basilica si apre
Piazzetta San Marco, dove si erge il
maestoso Palazzo Ducale, uno dei simboli
di Venezia. Di fronte si staglia la mole
della bellissima Biblioteca Marciana del
Sansovino, costruita nel Cinquecento per
contenere dei preziosi
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manoscritti greci. Al celebre architetto si deve anche la Zecca, il forziere di Venezia, costruita interamente in pietra, poiché al suo interno si usava costantemente il fuoco per fondere i metalli.
Curiosità: le due colonne granitiche della Piazzetta che sostengono San Teodoro e il Leone di San Marco, i due santi protettori della città, giunsero direttamente da Costantinopoli, ma si narra che in origine ce ne fosse una terza, che però s’inabissò durante il trasbordo. Misteriosa e ingegnosa fu anche la tecnica con cui vennero issate.
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Palazzo Ducale
Forse il luogo più emblematico della città, Palazzo Ducale era la dimora del Doge e sede delle più alte magistrature veneziane, e fu costruito dai più valenti architetti del tempo.
Attraverso la Porta della Carta si accedeva al meraviglioso cortile con la Scala
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dei Giganti, dove i Dogi giuravano fedeltà alla Repubblica. Famosissima è anche la vicina Scala d’Oro, che portava agli appartamenti del Doge. Passeggiando nel palazzo il percorso vi porta alla scoperta delle sale del Maggior Consiglio, del Senato, del Collegio e molte altre, dove avvenivano gli eventi cruciali della vita politica e amministrativa di Venezia, attorniati dagli innumerevoli capolavori di grandi maestri, quali Tiziano, Veronese, Tintoretto, Carpaccio, Bellini, che per la Serenissima prestarono la loro opera per rappresentare al meglio la potenza e lo splendore dell'antica Repubblica Serenissima. A Palazzo Ducale potrete visitare anche le sale di Giustizia e le Prigioni Vecchie, celle anguste e strette nelle quali persino Giacomo Casanova fu incarcerato, riuscendo però a fuggire con una spettacolare evasione.
Curiosità: le logge che guardano verso il mare nascondono una colonna con il basamento più consumato. Provate a scovarla e cimentatevi in un piccolo esperimento. La colonna offriva l’ultima possibilità di salvezza ai giustiziati: a chi riusciva a girare attorno al basamento senza cadere, era infatti concessa la grazia.
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Il campanile
di San Marco
Chiamato “el paron de casa”, in origine era una torre d’avvistamento, poi attraverso il rintoccare delle sue famose campane divenne il messaggero delle attività dei veneziani, delle condanne a morte e del possibile
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attacco di pirati
e nemici. Il campanile, alto quasi 100 metri, è sostenuto da più di 3000 pali. Sulla sommità un angelo dorato di 5 metri gira, indicando la direzione del vento.
Suggerimento: non perdetevi la vista più spettacolare della città che potrete ammirare compiendo a piedi l’interminabile salita fino alla loggia campanaria (per i meno coraggiosi c’è un comodo ascensore). Qui Galileo Galilei presentò il suo cannocchiale facendo vedere al Doge i pescatori a Chioggia.
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Ponte dei Sospiri
Il famoso ponte collega Palazzo Ducale
con il palazzo delle Prigioni Nuove. La
tradizione vuole che i carcerati
passando sul ponte sospirassero
intravedendo, attraverso le piccole
finestre, il mondo esterno e vivendo in
qualche modo gli ultimi attimi di
libertà.
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